Contratto scuola:
- aumenti irrisori
- vincoli sulla mobilità
- riduzione dei destinatari MOF
- aumento carichi di lavoro
La firma del nuovo contratto scuola 2019-2021 a inizio 2024 testimonia tutta l’inerzia di sindacati e governo, capaci di esultare per un contratto già scaduto da due anni. Se togliamo i tre giorni di permesso retribuito concessi anche al personale precario, possiamo dire che siamo dinanzi all’ennesimo contratto che non migliora le condizioni di lavoro nel mondo della scuola. Aumenti irrisori, che abbiamo già percepito, incapaci di coprire la perdita di potere d’acquisto degli ultimi due anni e l’aumento dell’inflazione, l’incremento del 10% dei compensi per chi accede al MOF a parità di stanziamenti alle scuole significa più soldi ma distribuiti a meno persone.
In allegato gli altri dettagli.
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