Il Tribunale Civile di Roma ha emesso, l’11 marzo 2025, due nuove sentenze che riconoscono ai docenti di religione precari il diritto al risarcimento per l’abuso nella reiterazione dei contratti a termine. Grazie all’applicazione della recente normativa (art. 12 del D.L. 16 settembre 2024, n.
131), il totale dei risarcimenti assegnati ammonta a oltre 5,6 milioni di euro, che si sommano ai 3,6 milioni già liquidati con le sentenze del 16 ottobre 2024.
“Queste decisioni confermano la validità delle nostre battaglie per i diritti dei docenti di religione precari”, ha dichiarato Orazio Ruscica, Segretario nazionale dello Snadir e Presidente della FGU.
“Continueremo a impegnarci affinché venga garantita una soluzione strutturale a questo problema.”
Un precariato ancora senza soluzione
Nonostante le sentenze favorevoli, il problema della precarietà resta irrisolto. “I concorsi straordinari e ordinari in corso di svolgimento rappresentano solo un passo avanti, ma non una risposta definitiva”, ha sottolineato Ruscica. “Il limite del 70% imposto dalla legge n. 186/2003 (art.
2) costringe il restante 30% degli insegnanti a un’instabilità lavorativa inaccettabile.”
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