Snadir Info-Point n.297

Nuove vittorie per i docenti di religione precari: ora serve un aumento dei posti di ruolo

Con tre sentenze emesse il 16 ottobre 2024, il Tribunale Civile di Roma ha ribadito il diritto dei docenti di religione precari al risarcimento per l’abuso nella reiterazione dei contratti a termine. Grazie all’applicazione della nuova normativa (art. 12 del D.L. 16 settembre 2024, n. 131), sarà riconosciuto un risarcimento complessivo di oltre 3.600.000 euro a favore dei ricorrenti.

Questa nuova sentenza conferma l’importanza del nostro impegno per la tutela dei diritti dei docenti di religione precari”, ha dichiarato Orazio Ruscica, Segretario nazionale dello Snadir e Presidente nazionale della FGU. “Continuiamo a lavorare per garantire il rispetto delle loro legittime aspettative.” Un problema irrisolto: il precariato strutturale “Nonostante questa soddisfazione – prosegue Ruscica – siamo consapevoli che la pubblicazione dei bandi per la procedura straordinaria e per i concorsi ordinari rappresenta solo una soluzione parziale al
problema. Rimane l’ingiusto vincolo del 70% (legge n. 186/2003, art. 2), che obbliga il restante 30% dei docenti a un precariato cronico.”

L’obiettivo sindacale: portare i posti di ruolo al 90% “La nostra battaglia – conclude Ruscica – è diretta a incrementare progressivamente la percentuale dei posti di ruolo, portandola al 90% delle cattedre disponibili in ogni diocesi. Questo è il traguardo che vogliamo raggiungere per porre fine a una situazione di precarietà inaccettabile.”

 

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